È sempre più comune l’idea di organizzare un matrimonio con la cerimonia all’aperto. Non solo per il ricevimento e la festa, ma anche, per la cerimonia tipo all’americana. Per questo, abbiamo deciso di dedicare questo articolo al matrimonio di Laura e Remo.
Tre fatidiche domande alla Sposa:
Come vi siete conosciuti?
” E’ stato il caso a portarmelo proprio fin sotto casa! Remo ha aperto una videoteca di fianco al mio portone ed io sono diventata sua cliente, come poter rinunciare ad una simile comodità?”
Quanto tempo siete stati fidanzati?
“Fidanzati ufficialmente un anno e sette mesi, ma cosa buffa è che ci siamo amichevolmente“annusati” per ben 5 anni visto che entrambi eravamo impegnati in altre relazioni, poi il destino ha fatto il resto!”
Come ti ha fatto la proposta di matrimonio?
“Quale proposta??? Niente di ufficiale! Un matrimonio “classico” io l’ho già avuto, con Remo tutto è stato come dire…”fuori dagli schemi”, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti “perchè non ci sposiamo?” Incontrarsi alla nostra età , avere la fortuna di trovare una persona così speciale, piena di vita e un po’ matta come me….mica facile! La felicità quando arriva và presa al volo! “
Per la sua cerimonia, di cui parleremo più avanti, Laura si è ispirata all’abito nuziale di Carolyn Bessette . Ed ha scelto un abito della nostra collezione: in satin di raso color rosa pallido abbinato con bianco, scollo a cappuccio, taglio perfetto. Si sa con quale attenzione le spose curano ogni dettaglio, quindi: un nastro di satin di raso bianco per il bouquet, un braccialetto con un fiore Dior per la sposa e due uguali (più piccoli ovviamente) per le figlie-damigelle, che orgogliosamente portavano il cuscino con gli anelli degli sposi, realizzato con lo stesso tessuto del abito.
Gli sposi, per dare un tocco di romanticismo alla loro unione (rito civile), hanno optato per una cerimonia all’aperto, in stile americano, cosa che sta prendendo sempre più piede da un po’ di tempo.
Ma non è così facile da realizzare.
In Italia il rito civile è valido solo se è celebrato da un pubblico ufficiale e sotto un tetto comunale. E neanche nel parco di un comune si può celebrarlo perché la legge impone che sia celebrato al coperto. Ma è difficile rinunciare ad un sogno, ed allora si ricorre ad un’escamotage! Prima un matrimonio molto spartano con soltanto il pubblico ufficiale e i testimoni ( oltre agli sposi, naturalmente) per poter adempiere agli obblighi legali come la firma nei registri comunali, etc. etc., e poi in un secondo momento si svolge la cerimonia nuziale “simbolica” con tutti gli invitati, parenti ed amici a fare da corollario.
Si può più o meno essere d’accordo con questa soluzione ma Laura e Remo sono la testimonianza che è stata una cerimonia indimenticabile e molto coinvolgente per tutti.
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