Sin dai tempi antichi le fedi sono stati simbolo di amore e fedeltà. La fede nuziale si mette abitualmente al dito anulare della mano sinistra. Questa consuetudine deriverebbe dal fatto che una vena, partendo direttamente dal cuore, termina sul dito anulare. Durante la cerimonia dovrete avere il cuscino portafedi . Nello stesso tessuto dell’abito, il cuscino portafedi sarà un nostro omaggio alla Sposa.
Un po’ di storia
L’origine di questo accessorio di nozze è nella storia anglosassone. Le fedi nuziali venivano infatti adagiate su di un cuscino dalla forma circolare, di colore bianco come l’abito da sposa e foderato rigorosamente con dell’elegante raso. I significati legati a questa usanza sono molteplici: si tratta innanzitutto di un modo per elevare l’importanza degli anelli. Che con la loro forma simboleggiano l’eternità e la loro consistenza indissolubile. Per custodire e preservare tali significati la figura ideale dovrebbe essere un bambino, emblema di purezza e sincerità. Ecco perché che secondo il galateo le fedi devono essere trasportate da un paggetto.
Inoltre, sempre secondo la tradizione, è lo sposo che per primo dovrà sciogliere il nastro che lega gli anelli al cuscino. Per prendere quello da infilare all’anulare sinistro della sposa, la quale ripeterà il gesto dopo di lui.
Un idea dei iniziali:
Una pratica molto diffusa è quella di ricamare le iniziali degli sposi sul tessuto del cuscino portafedi: si tratta di una decorazione discreta e molto fine, adatta anche ai matrimoni dallo stile più moderno. Ma qual è allora la posizione corretta per ricamare le vostre lettere? Volendo seguire la regole di bon ton, l’uomo deve sempre sedere alla destra della donna e quindi davanti all’altare ci sarà lo sposo seduto a destra e la sposa a sinistra, dal punto di vista degli invitati. Risulta ovvio che anche il cuscino portafedi dovrà seguire questa disposizione. Quindi, grazie alla collocazione dei ricami eviterete di fare confusione nel momento cruciale, in cui vi dovrete scambiare le fedi nuziali e in cui vi ritroverete, volente o nolente, in certo stato di agitazione dettato dall’emozione.
E per concludere e emozionarvi un po’:
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