Vi va di fare un giro? Un giro virtuale, visto i tempi. Vogliamo farvi fare un giro fashion a Parigi. Sulle orme di Coco Chanel. Visiteremo i suoi posti preferiti e la sua maison, parleremo di moda, di arte e di stile. Stile Coco Chanel, uno stile inconfondibile e amato da tanti.
Sebbene Coco Chanel non sia nata a Parigi, il suo nome è per sempre associato a questa città magica . Ci sono i luoghi di Parigi che sono diventati iconici per la creatrice del tubino nero e del mitico profumo Chanel N° 5. Passiamo quindi una giornata visitandoli. Nella memoria di Gran Mademoiselle Coco.
Hotel Ritz
– Bonjour Mademoiselle!
Svegliarsi in una suite Chanel nell’elegante Hotel Ritz, situato al numero civico 15 di Place Vendome, è l’inizio perfetto di una giornata in stile Chanel, non trovate? Si può dire che l’Hotel Ritz incarna alla perfezione la vera art de vivre francese. Coco Chanel ha vissuto qui per ben 34 anni.
Il Ritz è casa mia
– amava dire la Gran Mademoiselle.
La suite Chanel è una delle più costose del Ritz. Durante la settimana della moda di Parigi, per esempio, i prezzi possono arrivare fino a 28.000 euro a notte.
Restaurata seguendo le fotografie recuperate, la suite Chanel oggi sembra uguale ai tempi di Coco: mobili laccati provenienti da Coromandel, cristalli dei lampadari, specchi barocchi, mobili cinesi e morbidi divani.
L’interno è decorato in uno dei colori preferiti di Chanel: il beige. Secondo una leggenda, questo colore è apparso nella sua palette dopo che Coco abbia partecipato alle gare a Deauville, dove, distraendosi, guardava la spiaggia sabbiosa infinita.
– Votre petit-déjeuner, Mademoiselle.
E già, la colazione! Croissant con caffè o fiocchi di avena Coco Pops. Sempre con un bicchiere di champagne però. Il Ritz serve champagne Barons de Rothschild. Chanel amava lo champagne, dicendo lei stessa: “ Bevo Champagne in sole due occasioni, quando sono innamorata e quando non lo sono.” Seguiamo il suo esempio?
Place Vendôme
Possiamo ammirare la vista di Place Vendome, come faceva spesso Chanel. Oggi è un’isola di lusso sfrenato, boutique costosissime e palazzi facoltosi.
La piazza fu costruita in onore del Re Sole, Luigi XIV e originariamente portava il suo nome. Successivamente è stata ribattezzata Vendôme, dal nome del palazzo del grande ammiraglio di Francia Cesar de Vendome. La piazza avrebbe dovuto avere la solita forma quadrata, ma non c’erano abbastanza soldi per la costruzione e decisero di ridurla tagliando gli angoli. Questo ha dato al quadrato una forma ottagonale.
Chanel amava molto l’ottagono. Si narra che sia stata proprio la vista di Place Vendome ad ispirarla a creare il tappo per il famoso flacone Chanel N° 5, che ripete la forma della piazza. Ma il flacone stesso è stato realizzato sotto forma di una tradizionale bottiglia di vodka russa, con la sua forma geometrica rigorosa, a differenza delle ampolle barocche dei profumi femminili del tempo. E’ inconfondibile. Due curiosità a proposito: la leggendaria fragranza è stata creata dal profumiere russo Ernest Beaux, figlio dei profumieri della corte reale russa, e il flacone Chanel N°5 oggi è esposto nel Museo di Arte Moderna a New York.
Chanel Joaillerie
– Bienvenue à Chanel Joaillerie, Mademoiselle!
Possiamo soddisfare in pieno il senso estetico nella boutique Chanel Joaillerie , situata in Place Vendome, la Mecca dei gioielli. Vi sono rappresentati i migliori marchi dei gioielli del mondo: Cartier, Boucheron, Chopard, Van Cleef & Arpels, Chaumet. È difficile trovare un posto migliore a Parigi per una caccia al tesoro.
La maison di alta gioielleria Chanel è stata aperta qui nel 1997. Oggi è un palazzo a tre piani con una superficie di 450 mq. Questa è la più grande delle boutique Chanel Joaillerie nel mondo. Il design della boutique si ispira all’appartamento di Chanel. Secondo l’architetto degli interni, questa boutique è ” la casa in cui Mademoiselle Chanel vivrebbe oggi”.
Il laboratorio della gioielleria si trova al piano sopra boutique. Qui i miracoli accadono ogni giorno: vengono creati gioielli iconici e ordini privati per Chanel Joaillerie.
Chanel stessa invece indossava esclusivamente collane di perle. E li indossava, possiamo dirlo, in un modo regale: poter en sautoir in file fluenti.
Rue Cambon, 31
– Bienvenue chez Chanel, Mademoiselle!
Finalmente siamo a rue Cambon, 31! Questo indirizzo è noto a tutte le fashion addicted ed è il sinonimo del nome Chanel. Qui, nel 1910, l’aspirante modista Gabrielle Bonheur Chanel aprì il suo negozio di cappelli. Oggi il palazzo ospita la maison Chanel. Se Coco viveva e riposava al Ritz, qui lei lavorava e riceveva gli ospiti.
La maison si articola su quattro piani: al pianoterra c’è la storica boutique, al primo piano ci sono i camerini, al terzo c’è il sancta sanctorum: la sartoria, al secondo, invece c’è l’appartamento di Chanel, famoso in tutto il mondo. L’accesso all’appartamento è rigorosamente limitato: solo per gli ospiti VIP della maison e per alcuni giornalisti.
Si sale sulla famosa scala a chiocciola, progettata dalla stessa Chanel. Fermati al quinto gradino (il numero preferito di Chanel) e guarda il tuo riflesso negli specchi che ricoprono le pareti intorno alle scale. Ti fa girare la testa! Durante le sfilate Coco Chanel si sedeva qui e, lontano da occhi indiscreti, osservava le modelle e le reazioni delle sue clienti negli specchi.
Nel defilé della maison all’epoca sfilavano molte donne emigrate dopo la Rivoluzione dalla Russia. Lavoravano come mannequin nella casa di moda Chanel le aristocratiche delle migliori famiglie russe. Dovevano guadagnarsi da vivere. Nell’atelier di Chanel, per esempio, hanno lavorato la nipote dello zar Alexandr II la principessa Natalya Paley, la contessa Elisabetta Beloselskaya-Belozerskaya, le principesse Miya Obolenskaya e Maria Shervashidze-Eristavi. Coco Chanel li apprezzava molto per la loro innata classe ed eleganza, perché per lei “una donna dovrebbe essere due cose: di classe e favolosa.”
Vi ricordiamo che siamo nella maison Chanel (anche se virtualmente), stiamo facendo il nostro giro fashion a Parigi e siamo anche sul blog che parla di moda. Perciò non possiamo proprio di farne meno di qualche nota di stile. Stile Coco Chanel.
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Note di stile di Coco Chanel
Vestirsi in stile Coco Chanel vuol dire vestirsi in modo semplice, comodo ed elegante. Coco Chanel è stata spesso rimproverata per aver “ucciso” La Donna. Ma non è così. Lei ha creato una donna libera, che ha il diritto di ballare, divertirsi e godersi la vita.
Il lusso deve essere comodo,
altrimenti non è lusso,
– diceva Chanel.
Cinque elementi del classico total look Chanel sono un completo in tweed, décolleté bicolore, una borsa con catena, rossetto rosso e Chanel N° 5.
1. Completo in tweed:
Un completo di tweed con una giacca morbida e una gonna a tubo è ancora l’apice del guardaroba femminile.
Coco ha scoperto il tweed in Scozia. Fu lì che vide tutta la varietà del tweed e se ne innamorò per sempre. Questo materiale semplice e non glamour divenne la base dello stile Chanel: il lusso nascosto, o come lo chiamava la stessa Mademoiselle “lusso per i poveri”.
2. Décolleté bicolore:
Un paio di queste squisite scarpe in pelle beige con punta nera sono state soprannominate “le nuove scarpe di Cenerentola”. La punta nera accorcia visivamente il piede, mentre il colore beige neutro delle scarpe allunga visivamente tutta la gamba.
Queste scarpe sono molto pratiche. Chanel non amava particolarmente i tacchi a spillo che erano diventati di moda, all’epoca, lei prediligeva un tacco comodo di 5cm. Le sue scarpe bicolore sono un must, sono ideali per qualsiasi outfit.
3. Borsa 2.55 :
“Sono stanca di portare con sé le scomode pochette a mano, la borsa dovrebbe essere fissata su una tracolla per tenere le mani libere “, disse Chanel e nel febbraio 1955 presentò al mondo una borsa trapuntata rettangolare con una lunga catena. La novità è stata denominata “2.55” in base alla data di creazione del modello.
Leggete tutta la storia nel nostro articolo: Storia di una borsa leggendaria: la Chanel 2.55. >>
4. Rossetto rosso:
Chanel considerava il rosso il colore della vita, il colore del sangue. Il colore rosso del rossetto è diventato il suo marchio di fabbrica e simbolo della libertà spirituale della donna.
“ Se sei triste, metti un po’ più di rossetto rosso e vai all’attacco. Gli uomini odiano le donne che piangono” – diceva Mademoiselle.
5. Chanel №5
I migliori profumi sono sempre stati considerati francesi. E il più famoso dei profumi francesi è Chanel №5.
“Una donna che non usa il profumo non ha futuro”, diceva Coco Chanel e dava i consigli su dove applicare il profumo:” … ovunque le piace essere baciata”. Prendiamo nota!
Bergamotto, limone, gelsomino, mughetto, rosa, ambra, muschio, vaniglia … Queste sono le note della leggendaria fragranza Chanel N° 5. È così che, secondo Chanel, “una donna odora”. Chanel non ha venduto questo profumo per molto tempo, ma regalava solo ad amici.
Un’ottima pubblicità per la fragranza un tempo è stata fatta da Marilyn Monroe, che ha confessato in un’intervista alla rivista Life di non indossare nulla di notte tranne “qualche goccia di Chanel N° 5”.
Stavamo dimenticando un altro oggetto di culto!! I famosi bracciali di Coco Chanel!
Leggete il nostro articolo: I bracciali di Coco Chanel >>
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E adesso entriamo nell’appartamento di Chanel, che era molto più che una semplice casa. Gli arredi di questo appartamento sono stati conservati esattamente come erano ai tempi di Coco. Sembra che lei lo abbia lasciato pochi minuti fa e stia per tornare.
Ecco i paraventi di Coromandel tanto amati da Chanel:
Coromandel è un’antica tecnica cinese di pittura a lacca. Fino a duecento strati di vernice vengono applicati sulla superficie del oggetto, dopo di che vengono creati manualmente intagli artistici sulla vernice: storie della mitologia, vita alla corte dell’imperatore o bellezza della natura. Molte delle fotografie di Coco Chanel sono state scattate proprio sullo sfondo degli paraventi Coromandel.
Chanel usava questi paraventi non solo come separé, ma anche come carta da parati. Originale! Questa tecnica decorativa trasforma la stanza in una scatola dipinta. Si narra che a Chanel piacesse anche mascherare le porte con paraventi, in modo tale che gli ospiti non scappassero dalla cena troppo presto.
Chanel era una donna superstiziosa e cercava una specie di protezione in simboli misteriosi, negli numeri che portano fortuna e talismani, e tutto ciò introduceva nelle sue collezioni e nella sua vita. Ogni elemento all’interno dell’appartamento di Coco racconta qualcosa di lei, nulla si trova lì per caso. Dai leoni alle camelie, dai cristalli agli specchi, ogni elemento all’interno dell’appartamento racconta qualcosa di Coco. Molti oggetti sono marchiati con il numero 5, la doppia C o la G, iniziale del suo nome di battesimo. Questi particolari dell’appartamento possono essere considerati il “fil rouge” che collega la moda di Chanel con la sua casa.
Un esempio: nell’appartamento sono presenti molti oggetti con il motivo di una spiga di grano, simbolo di abbondanza e prosperità. Specchio con cornice rotonda, dipinto “Orecchio solitario” di Dalì, tavolino in vetro su un covone di grano dorato. Perché la grande Mademoiselle è nata il 19 agosto, in piena raccolta di grano.
Le spighe di grano, questo talismano personale di Chanel, è stato immortalato nella collezione di gioielli Les Blés de Chanel. Le spighe di grano si sono trasformate in lussuosi gioielli con diamanti.
Durante la presentazione della collezione di gioielli nel luglio 2016, un intero campo di grano è stato installato in Place Vendome, come un omaggio a Coco Chanel.
Un’altro esempio? Chanel considerava la camelia bianca come il suo simbolo. È stato il primo fiore che ha ricevuto in regalo dal suo amato, Arthur Capel, morto in un incidente d’auto. La camelia è come una rosa senza spine, è un’emblema di donne belle ma senza cuore, secondo l’antico mito greco, che impressionò Coco. Inoltre, questo fiore non ha profumo, e questo significa che niente si mescolerà con una fragranza.
Così Chanel ha incluso la camelia nelle sue collezioni: questo bellissimo fiore poteva essere visto su un piccolo vestito nero, sulle incisioni dei bottoni, sulle camicette e sui ricami delle scarpe. Nelle collezioni di gioielli Chanel ora c’è la linea con questo nome: Camelia.
Anche il leone, che è il segno zodiacale di Coco Chanel, è presente in molti angoli del appartamento: sulla scrivania, sulla mensola del camino e quant’altro. Realizzato in marmo, bronzo e oro. Dalle statuette in miniatura alle sculture imponenti. La statuetta più amata stava sempre sulla sua scrivania di Coco accanto a sigarette e forbici.
L’appartamento di Chanel ha quattro stanze: un ingresso, un salone, una sala da pranzo e uno studio, ma non c’è nemmeno un accenno di camera da letto. Ogni sera Mademoiselle andava a dormire nella sua lussuosa suite al Ritz che è proprio di fronte alla porta secondaria, sul retro dell’hotel. Comodissimo!
Café Angelina
– Votre chocolat chaud, Mademoiselle.
Godiamoci la migliore cioccolata calda di Parigi al Café Angelina in rue Rivoli. Aperto nel 1903 dal pasticcere austriaco Antoine Rumpelmayer, fornitore di corte imperiale, che dedicò il nome del locale Angelina in onore di sua nuora.
Coco adorava il cioccolato ed era un cliente abituale qui. Le torte e paste di questa pasticceria sono così belle che è un peccato mangiarle! Ad esempio, il famoso Mont Blanc con meringa e panna montata:
A Chanel piaceva l’atmosfera di raffinatezza nelle sale. Stucchi, specchi e soffitti alti. Nulla è cambiato qui da quando il caffè è stato aperto nel 1903. Sembra che il tempo ci sia fermato.
Grand Palais
L’edificio dedicato dalla Repubblica alla gloria dell’arte francese, –
– recita scritta su uno dei frontoni dell’edificio.
Scopriamo la bellezza di Grand Palais, il Grande Palazzo delle Belle Arti. È stato costruito per l’Esposizione Universale del 1900. Chanel era innamorata di questo palazzo in stile Beaux-Arts, un brillante riassunto architettonico dei gusti della Belle Epoque. Il Grand Palais era uno dei suoi indirizzi parigini preferiti. Le piaceva passeggiare sotto la sua cupola di vetro e guardare le opere dei suoi geni contemporanei.
Dal 2005, il Grand Palais ospita l’annuale sfilata di moda Chanel. Ogni collezione, presentata in scenografici allestimenti, è una vera rivoluzione. Nel Grand Palais, Karl Lagerfeld aveva organizzato una marcia femminile e un anfiteatro greco, aveva trasformato il palazzo in un supermercato, in un aeroporto, in una brasserie parigina, aveva installato un enorme leone, un globo, la Torre Eiffel e ha persino lanciato un razzo. Le sfilate della maison Chanel sono sempre spettacolari!
Palais-Royal
– Profitez d’une promenade agréable, Mademoiselle!
Facciamo una passeggiata nel giardino del Palais-Royal. Vi ricordiamo la storia di questo luogo. L’opulento Palais-Royal, o Palazzo Reale, fu costruito per il Cardinale Richelieu. Per molti anni Richelieu aveva cercato la casa dei suoi sogni, fino a quando non si è innamorato della Tenuta di Angins a Parigi. Per diversi anni ha costruito qui un lussuoso palazzo, chiamato Palais-Cardinal, il Palazzo del Cardinale. Intorno è stato creato un meraviglioso giardino. L’interno del palazzo non sembra meno chic dell’esterno. C’era una biblioteca, una galleria d’arte e un teatro. Il cardinale decorava interni con i costosi oggetti d’antiquariato, dipinti di artisti famosi, sculture e porcellane.
Il palazzo del Cardinale era così magnifico che gli invidiava addirittura il Re Luigi XIII. Alla fine Luigi XIII ereditò questo lussuoso palazzo, ma non ha potuto goderselo, poiché sopravvisse al primo proprietario solo per un anno.
Il giardino del Palais-Royal è la passeggiata preferita di Chanel. Un’oasi di verde e silenzio, ornata da vicoli di tigli, fontane e aiuole fiorite, immersa nello sviluppo urbano settecentesco. Un posto estremamente bello.
Nel 1986 all’ingresso del giardino del Palais-Royal apparve una installazione di arte moderna, che provocò una reazione ambigua: le colonne di Buren. Colonne a strisce bianche e nere di diverse altezze, disposte in file parallele. Questa disposizione fa sembrare il cortile del giardino una scacchiera o una sorta di gioco fantasmagorico. Ci chiediamo come avrebbe reagito Coco Chanel a questa opera d’avanguardia. Sicuramente, la gamma in bianco e nero é nello spirito di Chanel. Le piacerebbe sicuramente, siete d’accordo?
Didier Ludot
– Votre petite robe noir, Mademoiselle!
Entriamo nella boutique vintage di Didier Ludot a Palais-Royal per comprare qualcosa per una serata. La domanda è solita: cosa mi metto? La Petit Robe Noire, ovviamente! La boutique ha un meraviglioso assortimento di abitini neri dei più famosi couturier: Chanel, Balenciaga, Balmain, Jean-Paul Gaultier.
Quando troverò un colore più scuro del nero, lo indosserò. Ma fino a quel momento, io mi vestirò di nero! – diceva Coco Chanel
Tu dici: “Vestitino nero”. Tutti sentono: “Chanel”. Giusto?
Questa innovazione (abito nero) nel 1926 fu accolta con una grande quantità di critiche: lo definivano come abito di una orfana in lutto. Ma Vogue francese l’ha paragonato subito ad un’automobile di Ford nera, prevedendo che molto presto si sarebbero confrontati in versatilità e popolarità. Ed è quello che è successo.
Grazie a Chanel, il nero cessò di essere il colore dei servi e un simbolo di dolore e si trasformò nel colore dell’eleganza.
Le Grand Véfour
– Bon appétit Mademoiselle!
Indossiamo in nostri tubini neri e andiamo a cena in un altro posto preferito di Chanel: il famoso ristorante Le Grand Véfour nella galleria Beaujolais sotto gli portici del Palais Royal. Qui Chanel organizzava incontri e cene nelle occasioni più importanti, qui conversava appassionate con politici, attori e musicisti.
È uno dei ristoranti più vecchi e prestigiosi di Parigi. E’ lussuoso in tutto: da un interno regale nello stile della Belle Epoque ai piatti squisiti. A proposito, qui si girava il film biografico su Coco Chanel, quel episodio in cui Coco incontra Etienne Balsan.
Se vuoi fare la esperienza con le abitudini gastronomiche di Chanel, devi ordinare caviale e vino rosso. Si dice che Mademoiselle mangiasse qui il caviale nero e bevesse vino rosso quasi ogni giorno: per rimanere giovane e bella.
Théâtre des Champs-Élysées
– Passez une bonne soirée, Mademoiselle!
Dopo cena ( o viceversa) andiamo al Théâtre des Champs-Élysées. Questo teatro offre spettacoli per tutti i gusti, dai concerti di musica moderna all’opera lirica.
Coco Chanel era una grande fan dell’arte. Adorava il teatro, frequentava spesso concerti e spettacoli di balletto.
Nel 1924, la prima del balletto “Le Train Bleu” ebbe luogo a teatro sugli Champs-Elysees, per la quale Chanel creò costumi.
Era un balletto del producer russo Sergei Diaghilev: i famosi Ballets Russes (Balletti russi), sicuramente ne avete sentito parlare. Vi partecipavano molti esponenti dell’élite parigina. Il libretto di questo balletto, per esempio, fu scritto da Jean Cocteau, la coreografia fu messa in scena da Bronislawa Nijinskaja (sorella del famoso coreografo Vaclav ), e le scenografie furono realizzate da Pablo Picasso.
Il balletto non si basava su di una storia, ma era composto da alcune scene che rappresentano una giornata qualsiasi vissuta dalla borghesia parigina in vacanza sulla Costa Azzurra, capolinea del treno da cui l’opera prende il nome. In questo contesto venivamo rappresentati i giochi dei villeggianti, i loro passatempi con gli sport da spiaggia e i loro scherzi, in un clima leggero, superficiale e frivolo. Quell’anno Parigi ospitò i Giochi Olimpici, e il tema dello sport era al culmine della moda. Il tutù stretto e i costumi da balletto furono sostituiti da Chanel con top e pantaloncini. C’erano anche tute, maglioni a righe e golf, tuniche da tennis e gonne. Che dire, lei è innovativa in tutto!
Bar Hemingway
– Cocktail Votre, Mademoiselle!
Dopo lo spettacolo torniamo al Ritz. Ma prima di salire nella suite facciamo un salto al Bar Hemingway. Ordiniamo il cocktail di champagne preferito di Coco Chanel, di qui principio è questo: più costosi sono gli ingredienti, meglio è.
Cognac 30 ml Champagne
secco 90 ml
Cubetto di zucchero di canna
Angostura amara 2-3 gocce
Ricciolo di scorza di limone e ciliegia
E adesso è arrivata la fine della giornata nello in stile di Coco Chanel.
– Bonne nuit, Mademoiselle!
Non sappiamo come voi altri, ma noi di Talea Couture rimaniamo ancora per un po’ a Parigi. Sempre virtualmente, purtroppo. Abbiamo preso gusto e abbiamo deciso di preparare per voi un’ altro giro fashion qui, a Parigi. Sulle orme di Cristian Dior stavolta. Vi aggiorneremo!
Ma se avete preso gusto pure voi, potete, nel frattempo, fare un giro fashion virtuale in Principato di Monaco, leggete i nostri articoli:
Storia di un abito: Grace Kelly. Incontro con il Principe Ranieri >>
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