Ormai siamo prossimi alle nozze! Mancano pochi giorni al matrimonio del Principe Alberto II di Monaco e Charlene Wittstock che si celebrerà a Montecarlo il 2 luglio prossimo, e, sotto patroncinio del Principato di Monaco, è stata organizzata a Milano una serata dedicata all’evento. Una serata molto esclusiva ( cocktail dress su invito naturalmente ) ed essendo Milano la città della moda, non si poteva certo fare a meno di una passerella. E così è stata organizzata una sfilata di Moda Vintage , una retrospettiva dagli anni ’60 fino ai giorni nostri. Ed a noi ( La Nuova Sartoria ) è stata richiesta la replica, imitazione dell’abito da sposa di Grace Kelly e che fa parte della nostra collezione di abiti da sposa.
Grazie ad alcune foto che abbiamo scovato recentemente abbiamo fatto un confronto approfondito tra questi due abiti.
L’abito nuziale di Grace Kelly appare semplice ma arricchito da tanti particolari molto ricercati: dalla coroncina ai fiocchi lungo lo strascico. Il corpetto dell’abito in prezioso pizzo di Bruxelles del ‘900, con un elaborato disegno floreale color rosa tenue, sembra non avere nessuna cucitura, frutto di una particolare tecnica di lavorazione.
L’abito è realizzato in quattro parti, come potete vedere nelle foto che vi proponiamo:
- il body formato dal corpetto in pizzo con bustier ai quali sono attaccati la sottogonna e balze sovrapposte e lo slip
- la gonna fatta a pieghe molto profonde in gros de longre con tre strati interni
- lo strascico a forma triangolare con inserti di tulle e di pizzo
- l’alta cintura drappeggiata in gros de longre
Era ovviamente un’po pesante e scomodo da indossare, ma grazie al naturale portamento regale di Grace Kelly, l’abito appariva morbido e leggero. Nel realizzare la nostra replica, imitazione del’abito da sposa di Grace Kelly siamo stati i più fedeli possibile all’abito originale, questo sì, ma abbiamo cercato di adattarlo ai giorni nostri. Un esempio? Le trasparenze oggi negli abiti da sposa son consentite (sino ad un certo punto, ovviamente,) , perciò non abbiamo doppiato il pizzo, come nel’abito originale. Un altro esempio? La cerniera del bustier dal davanti l’abbiamo spostato sul dietro, per poter avere la possibilità di togliere la camicia in pizzo dopo la cerimonia, in modo da poter utilizzare l’abito anche durante ricevimento.
Le sottogonne che sostengono la forma a palloncino della gonna hanno le balze di un tulle leggerissimo e nastri di crinolina:
E non abbiamo certamente trascurato i dettagli: i bottoncini del corpetto sono in madreperla, i fiocchi lungo lo strascico così come nell’abito originale, e la calottina in stile è stata realizzata da Giusy Bresciani, modista milanese molto conosciuta e apprezzata:
link di approfondimento:
sito: Philadelphia Museum of art