Indossare pantaloni nel giorno del proprio matrimonio non è da tutti, ammettiamolo! Soprattutto se si tratta di un rito religioso. Una volta le donne non li indossavano proprio i pantaloni! Tranne qualche rara e particolare eccezione. Ma noi qui parliamo di moda ed allora ricordiamo che i pantaloni fecero il loro ingresso trionfale nel guardaroba delle donne negli anni ’30. Prima che arrivasse la sposa in pantaloni.
Un’ po di storia
Gli anni ’30 appunto: epoca delle dive del cinema. Ed erano loro, le dive, a dettare ed influenzare la moda in quegli anni. Due di questi, Marlene Dietrich e Greta Garbo, le più rappresentative, iniziarono una “guerra” mai dichiarata dove era in palio il titolo di dittatrice della moda. Marlene era orgogliosa di essere apparsa per prima in completo pantalone. Greta si vantava di aver introdotto invece la camicia polo. Pero nonostante il fatto che Marlene, nel ’32, fece una passeggiata lungo Senna, a Parigi, in completo pantalone, lo stile Dietrich non prese mai piede. Anche perché il prefetto di città di allora, venuto a conoscenza del fatto, le vietò di uscire vestita in quel modo, accusandola apertamente di condotta amorale. Poche donne, così, seguirono l’esempio di Marlene. Osarono farlo solo qualche femminista dell’epoca e qualche anticonformista. Poi però, nel novembre del ’34, fu Greta Garbo a sfidare la morale e conformismo di allora, ma nell’altro continente: in America.
Un giorno, con la sua amica Mercedes de Acosta, che lavorava ad Hollywood come sceneggiatrice, Greta Garbo era in giro per negozi a fare shopping e acquistò alcuni paia di pantaloni, compreso uno in velluto a coste, che indossò subito. Così quando le due amiche uscirono dal negozio furono fotografati da un paparazzo che seguiva sempre l’attrice. Il mattino successivo le foto dell’attrice in pantaloni uscì in prima pagina sul giornale di Los Angeles, e fù così che nacque, che esplose quel fenomeno di massa che dura ancora oggi. Tutte le donne di tutto il mondo stabilirono così che indossando un paio di pantaloni, fossero grasse o magre, alte o basse, giovani o non , avrebbero potuto emulare il mito della diva di allora.
Diceva la Garbo:
“… nella mia valigia non c’è neanche un abito o una gonna..Non nascondo che la lotta per il diritto delle donne a indossare i pantaloni mi ha fatto un enorme piacere. I pantaloni sono una sana alternativa all’abiti tradizionale nel guardaroba di una donna!”
E poi…
Per tanti anni però il pantalone è stato sinonimo di abbigliamento sportivo, casual. Fu Yves Saint Laurent ad introdurlo come capo elegante, da sera, proponendolo nelle sue collezioni come smoking da donna. E adesso il pantalone sta facendo capolino anche come abito da sposa, così come vi abbiamo già illustrato. Qui di seguito potete vedere le foto del nostro modello Jasmine. Secondo noi la sposa in pantaloni modello Jasmine sarebbe piaciuta al grande Yves Saint Laurent! Voi cosa ne dite?
foto: © Roberto Gandoli