In tema di matrimoni tradizionali, tra i vari stati quelli che risultano più variopinti sono sicuramente quelli giapponesi. Alla sposa, che vuole rimanere fedele alle tradizioni, spettano tantissimi dettagli da seguire, ma il risultato finale è magnifico! Qui di seguito vi spieghiamo tutti questi dettagli dell’abito da sposa tradizionale giapponese, uno alla volta.
I dettagli della vestizione
La sposa indossa lo shiro-muku, un capo bianco in seta di pregevole fattura, simboleggiante la purezza, che va indossato sotto il kimono sempre bianco in tessuto broccato. Il tutto completato da vari accessori e una parrucca speciale decorata con perni speciali che si chiamano kansaski, con le forcine d’argento oppure con la stemma tradizionale:
La parrucca può essere sostituita da un fazzoletto o un cappellino tsuno kakuski, che nasconde le “corna di demone”. Sono i segni di gelosia della sposa che, nascondendoli, concede la sua sottomissione allo sposo, portando a compimento il suo ruolo di moglie con pazienza e serenità. Nelle mani di solito la sposa ha un ventaglio.
Il colore bianco del kimono non è casuale. Mentre in occidente questo colore è simbolo della purezza e di castità in Giappone il bianco è il simbolo di un nuovo inizio e, indossando il kimono bianco, la sposa dimostra che non porta niente di suo nella casa dello sposo, inizia la vita nuova.
La cerimonia
La cerimonia nuziale giapponese si svolge in un tempio shintoista, a cui possono assistervi solo i parenti stretti degli sposi. La cerimonia inizia con la purificazione, la sposa e lo sposo si scambiano per tre volte una tazza di sake, secondo il rito del san-san-kudo, che va a simboleggiare non solo l’unione tra i due, ma anche tra le due famiglie. Lo sposo esce dal tempio per primo, subito seguito dalla sposa, che così facendo lo riconosce come capo famiglia.
Al ricevimento la sposa cambia il kimono tradizionale con lo iro-uchikake: un kimono bianco e rosso ricamato d’argento e oro. In Giappone ritengono che il colore rosso manda via gli spiriti maligni e simboleggia la felicità coniugale. Le gru ricamati sono simbolo della fedeltà, le tartarughe sono il simbolo della vita e il fiore del prugna è il simbolo della perseveranza.
Alla fine della serata la sposa fa il terzo cambio del abito: per l’ultima volta nella sua vita mette il firisodeche, è un kimono dal colore vivace che di solito portano le ragazze nubili.
Al giorno d’oggi le spose giapponesi possono indossare al matrimonio sia il kimono che l’abito bianco in stile europeo. Molte indossano il kimono tradizionale con la parrucca per il rito religioso e per il ricevimento indossano abito bianco seguendo la moda occidentale.
Il colore tradizionale dell’ abito della sposo è il nero, mentre la sua famiglia deve essere vestita di bianco.
Oggi
Oltre al colore bianco e rosso, l’abito della sposa giapponese può includere anche altri colori ad eccezione del viola e del lilla. Si ritiene che questi colori portano sfortuna. Ma la moda è una cosa che può rovinare anche le tradizioni secolari! La famosa designer giapponese Yumi Katsura lo conferma con i suoi bellissimi abiti da sposa:
e anche altre proposte alternative ed abbastanza anticonformiste:
fonte: Alex Gabany