Gli stili degli abiti da sposa sono diversi: si va dal classico principesco fino al bohémien, passando inevitabilmente per l’abito bon ton. Oggi ci soffermiamo, appunto sullo stile bon ton. Piace molto, sia alle spose, che a noi di Talea Couture. Oggi parliamo dell’abito da sposa di Francesca, un abito da sposa bon ton.
E’ sempre abbastanza difficile individuare uno stile che ti si addica, qualcosa che ti appartenga, ma Francesca ci è riuscita. Aveva le idee molto chiare per il suo abito da sposa: manica lunga, schiena coperta, ed un bel colletto. Più caldo possibile, e poi le tasche. Un abito perfetto per un matrimonio a dicembre. A Venezia.
Avete già guardato la foto di Francesca qui sopra? E’ venuta in mente anche a voi qualche immagine di Audrey Hepburn? A noi sì: la frangia, fisico esile, portamento… Questo è ciò che ci ha ispirato nel creare l’ abito da sposa di Francesca.
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Bon ton: cosa significa?
Significa eleganza, significa sobrietà e portamento. Quando si parla di bon ton si parla di galateo, di tutte le sue regole, si parla di tradizione. Si intende che la sposa saprà scegliere il suo abito con gusto, e saprà indossarlo con il giusto atteggiamento.
In genere lo stile bon ton si associa al vintage, perché le spose e le donne di “una volta” erano, forse, più propense al look sobrio ed elegante. Soprattutto negli anni ’50-’60, quando la moda era fatta di garbo e raffinatezza. Ricordiamo a tal proposito la bellissima Grace Kelly all’altare.
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Oggi lo stile bon ton non è una replica degli abiti di una volta, ma è una sorta di rivisitazione del passato in chiave moderna con in più un tocco di originalità. Sì all’abito bianco, ma sempre di più abbinato a tonalità dell’avorio. Francesca, la nostra sposa, ha scelto tutti i tessuti in questa tonalità, e Tania, la creativa di Talea Couture, ha realizzato un bozzetto, assecondando tutti i suoi desideri.
Per quanto riguarda i tessuti abbiamo proposto a Francesca il mikado di seta per la gonna ed un jacquard lavorato a rilievo per il corpino, per renderlo più prezioso, colletto compreso. Per esaltare il punto vita sottile abbiamo creato una cintura alta drappeggiata in mikado con grande fiocco couture dietro.
Importanza del dettaglio per l’abito bon ton
Anche gli accessori vanno studiati con cura, nella creazione di un look bon ton.
Bigiotteria
Francesca desiderava dare un tocco veneziano al suo abito e, dopo aver girato per lungo e per largo Venezia, sua città natale, ha trovato qualcosa che, come dice lei, sa di Venezia: un girocollo di vetro di Murano!
Velo
Velo bon ton significa semplice, essenziale, un velo di rito religioso con la calata, nel rispetto della tradizione.
Guanti
I guanti sono un’accessorio indispensabile per il bon ton. Ed è per questo motivo che Francesca voleva le tasche: per non dimenticare i guanti da qualche parte!
Coprispalle
La mantella in cachemire poi si è rivelata un accessorio di punta per il suo look sposa bon ton. Di colore avorio, in pendant con l’abito anche questo è stato un tributo a Venezia. Perché quella di Francesca non era una classica mantella, ma un autentico tabarro, un capo tradizionale veneto, ed è stato confezionato in un tabarrificio della zona.
Più accessori, più dettagli non vuol dire di ostentare, esagerare. Come si può vedere il look completo di Francesca era sofisticatamente semplice:
E lei lo ha sfoggiato poi durante la romantica passeggiata per Venezia con il suo sposo, accompagnata dalla fotografa Barbara Bigaro.
In conclusione
Un abito da sposa bon ton è per una donna che vuole essere protagonista nel suo giorno più bello, ma lo fa catturando l’attenzione in un modo elegante, non troppo appariscente, ma soprattutto senza osare troppo, e senza uscire dagli schemi.
Credits: Foto Franco Venezia