Per fare un abito “su misura” noi di misure ne prendiamo circa diciassette di base, più qualcun’ altra riguardante il modello. Sono tante, è vero, ma se proviamo a vederle in un’ottica un po’ diversa?? Magari scopriamo di essere proporzionate e belle come Venere e così non ci stressiamo più per qualche chilo di troppo. Tutto è una questione di “rapporti”!
La verifica al proprio corpo facciamo con il centimetro da sarta, ovviamente. Eccovi i dati orientativi per confrontarvi con quella che si può definire una linea armoniosa:
- La circonferenza del seno e dei fianchi al punto di maggior sporgenza dovrebbe essere uguale. Tuttavia si considera regolare una eccedenza di due-tre centimetri a beneficio dei fianchi.
- La circonferenza della vita dovrebbe misurare venticinque centimetri in meno di quella dei fianchi.
- La lunghezza delle gambe, misurata dalla radice della coscia nel lato interno, dovrebbe corrispondere alla metà della statura.
- La distanza fra il punto della vita e il suolo dovrebbe corrispondere all’altezza del capo moltiplicata per cinque. ( Si misura l’altezza del capo appoggiando il centimetro dalla fronte al mento ed escludendo il naso.)
- La larghezza delle spalle dovrebbe corrispondere alla larghezza della fronte (misurata da una tempia all’altra) moltiplicata per tre.
- La circonferenza delle cosce si misura alla radice e dovrebbe corrispondere al giro vita meno dodici centimetri.
- La circonferenza del polpaccio dovrebbe misurare un centimetro in più di quella del collo.
- La circonferenza delle caviglie deve essere inferiore a quella del pugno di almeno due centimetri.
E se per caso avete scoperto di avere qualche scompenso? Non preoccupatevi, ci sono alcuni accorgimenti per mettere i risalto i vostri punti di forza, e per mimetizzare i vostri punti deboli. Con un abito su misura, ovviamente. Provateci e ricordate che tutte le misure sono una questione di “rapporti”.