Un’altro abito da sposa molto importante è quello della principessa Diana che troviamo al quinto posto. In qiesto articolo di approfondimento vediamo insieme come era abito da sposa di Lady Diana, la principessa dei cuori.
Il sontuoso vestito di seta, con le maniche a sbuffo bordate di pizzo e il collo increspato, era rivestito di minuscoli perline i paillettes e aveva uno strascico di sette metri e mezzo, il più lungo nella storia dei matrimoni reali: di analoga lunghezza era il velo di tulle antico color avorio. Come portafortuna, un minuscolo ferro di cavallo in oro e diamanti e un fiocco azzurro cucito in vita. Sebbene molti esperti di moda abbiano poi criticato il fatto che l’abito fosse eccessivamente carico di fronzoli, gli stilisti Elisabeth e David Emanuel erano riusciti a cogliere alla perfezione la fiabesca magia dell’occasione: infatti avevano creato un’abito degno della principessa di un libro di fiabe. La ventenne sposa lo voleva proprio così, come qualsiasi sua coetanea.
La storia di questo abito è piuttosto insolita: nel design erano impegnati due giovani stilisti emergenti. Il libro “A dress for Diana”, uscito nel 2007 è curato dagli stessi stilisti, ne racconta tutta la storia:
“… un giorno abbiamo ricevuto una telefonata dalla rivista Vogue e ci hanno chiesto se avevamo una bella camicia. Ne abbiamo trovato una, pensando che servisse per un servizio fotografico, e poi è risultato che alla ricerca della camicia era Diana Spencer, futura principessa di Galles. Dopo poco tempo nello studio è arrivata un’ altra telefonata. ” Ho alzato la cornetta,- ricorda Elisabeth – era Diana. A sottovoce ci chiese se potevamo disegnarle l’abito da sposa. Come si potrebbe dire di no!”
Da quel momento David ed Elisabeth cominciarono a lavorare in assoluta segretezza, rigorosamente in casa, per paura, che qualche dettaglio potesse essere rivelato dai paparazzi che avevano affittato l’appartamento di fronte e che rovistavano continuamente nelle pattumiere alla ricerca di qualche disegno. Per impedire pericolose fughe di notizie hanno dovuto blindare le finestre ed assumere due guardie del corpo.
Da Buckingham Palace non è mai arrivato niente di ufficiale: ne una lettera, ne un controllo. Sono state necessarie dieci prove e la sposa veniva da sola, una volta soltanto è stata accompagnata da sua madre.
Inoltre è stata confezionata una coppia del vestito, con un’unica differenza: il pizzo antico è stato sostituito con un’altro, la sua variante moderna. E’ difficile immaginare quanto costasse l’abito originale, ma la sua coppia è stata venduta all’asta per 175 mila dollari. Qualcuno si chiede se tanto lusso non sia un offesa, ma il Times risponde ai suoi lettori citando una frase pronunciata da Winston Churchill nel 1947, quando, nelle difficoltà del primo dopoguerra Elisabetta, in un magnifico abito di Norman Hartnell, si unì a Filippo: “…un angolo di colore nella dura vita che dobbiamo percorrere è indispensabile.”
A posteriori, il matrimonio di Diana, come sappiamo, non fu certo una favola, ma indubbiamente le nozze di Carlo, Principe di Galles, e di Lady Diana Spencer hanno segnato li ritorno alle romantiche cerimonie del passato. Dopo oltre un decennio di matrimoni informali si accolse con calore il ritorno alla formalità e alla tradizione.
fonte:
Letitia Baldrige. Spose Celebri. /Corriere della Sera. it
fotocredits:
celebswedding.com
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La principessa Diana incatevole e insuperabile
Grazie principessa Diana, il tuo amore, la tua compassione, restera' nel cuore di ogni persona
Grazie infinite
Vivian