A cascata.
E’ la forma più tradizionale per il bouquet della sposa: una cascata di fiori che ricopre le mani e scende verso la terra fin dove lei e il fiorista riterranno opportuno. Crea un effetto molto scenografico e piuttosto formale. Il bouquet esemplare è quello di principessa Diana.
Rotondo.
Un altro grande classico: i fiori sono legati in modo da formare una sfera piuttosto compatta. Viene spesso scelto da chi, pur avendo optato per il matrimonio formale, non ama l’effetto “a cascata”
A fascio o aperto.
Un bouquet più “casual”, dove i fiori sono tenuti insieme, come un mazzo di fiori appena colti. E’ perfetto per i matrimoni meno formali.
Mazzolino.
In pratica è una versione più piccola del classico bouquet. Spesso viene creato utilizzando un’unica tipologia di fiori, ma anche mescolandone diversi. Fu la regina Vittoria a lanciare la moda del piccolo mazzo di fiori nel 1840. Il suo era il mazzolino di bucaneve, il fiore preferito dal suo sposo. Invece quello di Grace Kelly era composto dai mughetti: una scelta romantica per una sposa tradizionale.
Un delizioso bouquet in miniatura. Lo si può creare legando insieme tanti fiorellini oppure pochi fiori di grandi dimensioni, come le peonie, per creare un effetto tenero e semplice.
Una palla di fiori fissata a un nastro da legare al polso. Si scelgono rose e ortensie, tutto ciò che è leggero e vaporoso.
Si usa raramente, ma è un opzione molto raffinata. Il fiore può essere impreziosito con un nastro di raso; si adatta ad una sposa che non ama i dettagli eccessivi.
A bracciale.
Si chiude sul polso e può essere di diverse dimensioni. Il più famoso è sicuramente quello di Bianca Jagger, che le è stato proposto da Yves Saint Laurent.
Per introdurre un po’ di glamour nel look della sposa, è un trend dell’anno
fotocredits:
http://www.myweddingflowerideas.co.uk/
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